Ecco a cosa serviva la rinoplastica

Torno brevemente a parlare dell’Eurovision per annunciare una grande scoperta. Solo ora ho capito che il frontman degli Ark (ricordate “It Takes a Fool to Remain Same”) è in realtà Vladimir Luxuria. Il nuovo video di “The Worrying Kind”, presentata al festival, lo dimostra senza ombra di dubbio.

La canzone è carina, comunque. E già che ci siamo altri giudizi a raffica:

  • Gli spagnoli hanno proposto la classica boy-band con canzone orecchiabile (una vera boy-band, non quelle con un cantante figo e gli altri cessi come le boy-band italiane alla Studio3).
  • I greci hanno trovato la loro strada infallibile: tamarrate destinate ad invadere ogni discoteca europea (Italia esclusa). Quindi dopo la Paparizou nella mia playlist dei brani che ascolto senza farlo sapere in giro entra di diritto questo Sarbel.
  • La rock band più promettente è, ancora una volta, finlandese: gli Hanna Pakarinen. Si sa, quando una rockband ha una voce femminile a me deve piacere per forza.
  • Le Serebro sono troppo raffinate per essere russe. Dov’è quel gradevole sapor di mafia? Aridatece le t.A.T.u.
  • Flying the Flag degli Scooch (Regno Unito), mi riporta all’epoca degli Aqua. Ma gli Aqua erano danesi, e ai danesi si concede qualunque imbarazzo. Ai british menosi no.