Non c’è 3 senza 4

Pochi giorni fa ho ricevuto un nuovo pacchetto da Hoepli, e dentro c’erano le prime copie del mio nuovo manuale dedicato all’iPhone 4. Bellissima copertina, frutto come sempre della creatività di Sara. Un’altra fatica, ma di quelle che ti danno grandi soddisfazioni. I libri scritti ormai sono tanti, ma quest’anno ho ricevuto un feedback impressionante e positivo, e io non posso che sperare sempre di avere l’occasione di dare il meglio. I ringraziamenti per questa fatica sono tutti sul libro, e la lista è sempre più lunga. Ma non prendiamo il respiro, ora c’è un altro “black project” da affrontare 🙂

 

Facebook e la privacy: non è un problema di strumenti

Oggi Facebook ha rinnovato i Gruppi, potenziando il nostro potere di controllo sulla privacy. Ma la gente comune lo eserciterà davvero, questo potere? Improbabile, perché molte persone si pongono il problema della privacy solo superficialmente e, al di là dei discorsi da bar, oscillano tra il terrorismo psicologico e la più totale superficialità.

Quello della privacy non è solo un problema di strumenti, ma è soprattutto un problema di cultura. Specialmente per i ragazzi, non esiste ancora una formazione adatta a trasmettere il valore etico, pratico e sociale della privacy (un valore di cui noi europei sembriamo quasi vergognarci, e che invece ha implicazioni importanti).

Da mesi blogger della prima ora e utenti “smanettoni” spendono parole su parole contro Zuckerberg e contro le politiche di Facebook. Spendono anche brutte parole contro “l’utente medio di Facebook”, che guardano con un atteggiamento snob e poco produttivo.

Ma il vero problema sono gli utenti, utenti che noi stessi non sappiamo aiutare ed “educare” all’uso consapevole del web. Solo chi vive su Internet, qui in Italia, è in grado di spiegare in modo semplice e diretto i pregi e i difetti dei social network. Senza demonizzare un servizio, ma con un occhio attento sviluppato dall’esperienza. Eppure, fino ad oggi, abbiamo delegato questa informazione a una stampa mal informata e sensazionalista.

Ben vengano gli strumenti, e sicuramente Facebook può fare molto, molto, molto di più, specialmente sul fronte della trasparenza. Ma, diciamocelo, ci sono ben altri fronti su cui lavorare.

La mia Varese Comunica

Qualcuno mi ha chiesto un’opinione su VareseComunica, rassegna varesina dedicata alla comunicazione. Sinceramente gli eventi sono fin troppi per essere tutti entusiasmanti e, come ben sapete, il rischio fuffa è sempre in agguato. Questi, però, sono gli eventi che mi sembrano più interessanti, fatemi sapere se ne seguirete qualcuno (io, purtroppo, sarò rintanato in ufficio):

Venerdì

10.45 Aula Bazzarro – Massimo Ferrario: direttore Rai Milano – “L’impatto delle tecnologie nei programmi televisivi e le probabili evoluzioni”
11.30 Aula Bazzarro – Lorenzo Sganzini: direttore Rete Due RSI – “La radio culturale e la velocità tecnologica”
13.30 Aula Bazzarro – Marco Cattaneo (in sala): direttore Le Scienze; Piero Bianucci (al telefono): giornalista scientifico La Stampa – “L’evoluzione tecnologica nel giornalismo scientifico”
14:30 Aula Bazzarro – Guido Scorza: giurista, docente universitario, specialista europeo informatico – “Informatica giuridica e diritto delle nuove tecnologie”
17:30 Aula Bazzarro – Massimo Nicolodi: Sales Manager Global Base Srl – “Google Apps, cloud computing, search e geospatial per aziende, pubblica amministrazione e scuola”

Sabato

15:30 Aula Bazzarro – Francesca Rigotti: filosofa, scrittrice, docente universitaria a Ghottingen e Lugano – “la Filosoia ed il PowerPoint”

Guido Scorza, se potete, non perdetevelo. Ovviamente, poi, non dimenticate l’aperitivo di Silvia :-).